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Recensione Alice Madness Returns
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Recensione Alice Madness Returns
Genere: Azione
Sviluppatore: Spicy Horse
Distributore: Electronic Arts
Data uscita: 14 Giugno 2011
Action!
Questo secondo viaggio nel “Paese delle Meraviglie” nasce dalle memorie della giovane protagonista che andrà a rivivere i suoi trascorsi in questo mondo fantastico. Potremo quindi incontrare nuovamente il Cappellaio Pazzo o ripercorrere i possedimenti della Regina di Cuori, solo che ora questi saranno ancora più tetri ed infestati nuovamente da mostri dalle fogge più svariate e contorte (in alcuni casi non troppo dissimili dai temibili angeli di Evangelion). Il nostro rapporto con il mondo sarà piuttosto conflittuale, dovremo infatti usare le tante capacità della protagonista per farci largo nei livelli, strutturanti in maniera composita, con dislivelli da superare grazie a lunghi balzi, facendo apparire piattaforme invisibili o liberando determinati passaggi ripulendo un'area dai nemici che la infestano.
Il cuore della presentazione di Alice: Madness Retuns verteva maggiormente su quest'ultimo aspetto, concentrando l’attenzione sulle molteplici abilità a disposizione di Alice e sulla fluidità con la quale la protagonista può passare da un assetto da combattimento ad un altro. Armata del suo fido coltellaccio, oltre che di un enorme martello, di una caffettiera SputaTheBollente e cappelli esplosivi, la protagonista si è dovuta aprire la strada attraverso schiere di nemici piuttosto agguerriti. Grazie alla possibilità di agganciare la telecamera ci si potrà concentrare su di un avversario alla volta, cercando comunque di non trascurare gli altri, sempre impegnati ad accerchiarvi o provare ad abbattervi. Nonostante le dimensioni minute, la piccola protagonista sarà forte come un toro e sarà capace di brandire queste armi con grande maestria ed efficacia, concatenando combo davvero letali e spettacolari. Alice sarà ugualmente agile e veloce, tanto da permettervi di scansare con facilità l’offensiva avversaria, lasciando magari nel posto in cui si trovava un secondo prima un cappello a tempo, che esploderà dopo pochi secondi. Da distanza di sicurezza, grazie alla caffettiera, potremo procurare ulteriori danni permettendo in questo modo una gestione efficace anche di un grande numero di avversari contemporaneamente.
A spezzare un po’ l’azione abbiamo potuto osservare una breve sequenza “alla Uncharted”: con la videocamera messa di fronte Alice cercava di fuggire da un’enorme carta armata di alabarda. Dopo alcuni attimi di fuga ha trovato un provvidenziale fungo che, una volta divorato, le ha permesso di diventare ancora più grande e schiacciare in questo modo l’inseguitore. Speriamo queste sequenze vengano proposte piuttosto frequentemente e che dal capolavoro Naughty Dog siano stati carpiti anche altri spettacolari utilizzi della telecamera utili per aumentare la tensione e la spettacolarità di alcune scene.
Dark Aligi in the MadScore Land
Questa reinterpretazione di Alice nel Paese delle Meraviglie non poteva che fondare il suo fascino su una direzione artistica molto particolare che renda subito chiaro il cambio di registro stilistico rispetto alla rappresentazione disneyana di Alice. A partire dai capelli corvini della protagonista tutto è scuro e opaco, pochi sono i colori che spiccano nel paesaggio, fatto di architetture gotiche di burtoniana memoria. I nemici deformi e goffi esploderanno in un singulto di melma nera e anche gli altri effetti particellari non sembrano godere di colori vivaci, contribuendo al tono triste e corrotto dell’opera. Buono il comparto animazioni ed il livello generale di dettaglio, inficiato solo da qualche impercettibile tentennamento nel framerate. Dal punto di vista del level design possiamo notare come la porzione di gioco mostrata fosse strutturalmente piuttosto lineare, anche se grazie ad alcune sezioni platforming o altre all’interno di un labirinto, non abbiamo mai avuto l’impressione di procedere dritti.
Dal punto di vista sonoro, nonostante la location fosse poco adatta a carpire suoni, abbiamo potuto notare dei discreti campionamenti audio accompagnati da buone musiche che speriamo vivamente riescano a rendere giustizia a quelle del bellissimo prequel.
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